La cessione del credito pro soluto è vantaggiosa, specialmente in fase di chiusura esercizio
di Samuele Tramontano
Se il bilancio chiede una mano, il pro soluto c’è.
Quando arriva, e arriva per tutte le aziende, la chiusura di fine esercizio è sempre importante per i CFO e i responsabili amministrativi cercare di avere a disposizione soluzioni che possano aiutare la gestione e allo stesso tempo migliorare la presentazione del bilancio annuale. Questo perché il bilancio è uno degli elementi più importanti, se non il più importante, nella valutazione di una azienda; insieme alla gestione della cassa ed alla gestione della PFN, Posizione Finanziaria Netta, l’analisi del bilancio annuale è il principale parametro di determinazione del rating aziendale e della PD, Probability of Default, per gli intermediari finanziari tradizionali.
Per questo più si avvicina la fine dell’anno e più diventa importante appunto alleggerire il bilancio (ed anche il lavoro dell’amministrazione): questo i responsabili finanziari aziendali lo sanno bene, ma sanno altrettanto bene quanto tutto questo possa essere problematico da effettuare in tempi rapidi.
L’Italia è una delle nazioni più in difficoltà per Days Sales Outstanding (DSO) in quanto nel nostro Paese, secondo i dati di Euler Hermes, per incassare una fattura ci vogliono mediamente 83 giorni, contro una media mondiale di 66 (peggio di noi – e di poco – solo Grecia e Cina); ed ecco che molte delle ultime fatture per prodotti venduti negli ultimi mesi saranno purtroppo incassate solo l’anno successivo, rimanendo così un peso per il bilancio.
La cessione dei propri crediti in modalità pro soluto non risolve tutti gli eventuali problemi ma aiuta concretamente a migliorare la situazione del bilancio, come abbiamo visto di vitale importanza in fase di chiusura di esercizio. Oltre a migliorare gli indicatori finanziari e di bilancio, cedere i crediti in modalità pro soluto, aiuta l’operatività della parte finance dell’azienda, liberandola dalla gestione dell’incasso. Ottenendo risorse attraverso il factoring pro soluto migliora il bilancio aziendale, con un effetto positivo sul rating dell’azienda, rating che sarà nell’anno successivo il vero biglietto da visita dell’impresa verso l’esterno (banche, investitori, clienti, partner, assicurazioni...)
Quali sono i vantaggi principali
Ecco i principali vantaggi della cessione dei crediti pro soluto per il bilancio della propria impresa:
- Ridurre il capitale circolante. Diventare più efficiente nella gestione del cash flow, riducendo il capitale circolante netto, è una attività che genera grande valore per l’azienda. Oltre eventualmente a promozioni finali per “svuotare” il magazzino, sono proprio i servizi di factoring che possono migliorare il cash flow, donando una immagine di maggiore salute al bilancio.
- Migliorare la Posizione Finanziaria Netta. La PFN è uno dei principali indicatori utilizzati per valutare la solvibilità di una impresa e la riduzione dei crediti commerciali, con il contestuale alleggerimento del bilancio, riduce la PFN, contribuendo al miglioramento del rating bancario.
- Miglioramento del ROI. Finanziando i propri crediti in modalità pro soluto, negli ultimi mesi prima della chiusura del bilancio, ci sarà un miglioramento per la redditività e quindi un altro ottimo indicatore per il rating della impresa. Ovviamente l’effetto sul Conto Economico del bilancio annuale sarà limitato, dato che questo include la redditività degli ultimi 12 mesi, ma sarà comunque un concreto beneficio.
- Rispetto dei covenants. Migliorare la PFN e il Cash Flow sono 2 tra le condizioni di base per il rispetto dei covenants e il mantenimento delle linee di finanziamento acquisite da investitori e istituti bancari (ovviamente per chi ne ha necessità).
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