Intervista ai founder di iocomproacasa.it
Lo sviluppo di marketplace come soluzioni digitali per unire la domanda e l'offerta rivela lo spirito d'iniziativa degli italiani e la loro capacità di elaborare un prodotto ad hoc per rispondere alle necessità del momento. In questo articolo raccontiamo le storia di un'iniziativa di marketplace, sviluppata in risposta all'emergenza Covid19, iocomproacasa.it, con l'obiettivo di dargli visibilità, capire come è stata sviluppata e le prospettive per il futuro.
Una vetrina digitale per le piccole imprese locali: iocomproacasa.it
L'idea, nata da un gruppo di studenti universitari, prende forma i primi giorni di marzo, quando le università erano già state chiuse dai primi decreti del governo e si preannunciava la chiusura delle attività commerciali.
Per riuscire a pagare i costi fissi del suo ristorante, il fratello di Enrico, co-founder di iocomproacasa.it, gli chiede di creare una piattaforma per ricevere gli ordini online. Nel giro di due giorni i ragazzi creano una piattaforma e-commerce per il ristorante (ristorantedegusto.it). Poi, però, si chiedono: “Quante attività necessiterebbero di una piattaforma che gli consentisse di affrontare questo periodo di crisi?”
Nasce così iocomproacasa.it
La piattaforma è un portale web dove i cittadini posso informarsi sui negozi del paese o dei paesi limitrofi che hanno attivato servizi di consegna a domicilio o ritiro in negozio. Per ogni attività commerciale è prevista una scheda informativa con le principali informazioni, comprensiva di contatti, costi e tipologia dei servizi offerti.
Per le attività commerciali che lo desiderano, è inoltre possibile caricare una lista prodotti e ricevere ordini direttamente dalla piattaforma.
Il punto di forza di iocomproacasa.it è quello di essere un portale “attivo” nel quale i cittadini hanno un ruolo importante: segnalare le attività della loro zona geografica che offrono servizi in questo particolare momento, così che il team possa verificarle e poi inserirle in piattaforma, rendendo le informazioni accessibili a tutti.
Nata, inizialmente da Enrico Grandi, studente universitario di Digital Management in H-Farm e Nicolò Cardana, studente del MSC in Finance in Bocconi, il gruppo si è allargato nelle settimane successive al lancio per necessità operative, e vede attualmente 10 studenti coinvolti nel progetto. Ad oggi la piattaforma conta circa 300 negozi registrati, principalmente in Veneto, ma è in espansione in tutta Italia.
Quali sono le prospettive del progetto per il futuro?
"Il futuro è ancora incerto, sicuramente il servizio che viene offerto oggi è, e rimarrà sempre, gratuito. Il sogno sarebbe quello di riuscire a rendere la piattaforma più completa ed efficiente in modo da offrire sempre più servizi alle piccole attività commerciali e aiutarle nel processo di digitalizzazione".
Quando chiedo a Enrico di raccontarmi una storia di successo di iocomproacasa.it, molto umilmente mi risponde:
"Non stiamo certo cambiando il mondo, ma i numerosi messaggi di ringraziamento da parte dei piccoli commercianti sono ciò che più ci motiva a proseguire in questa avventura. Una storia particolarmente positiva risale alla fine della scorsa settimana: una nota pasticceria di Vicenza ci comunica che dopo pochissimi giorni dal loro ingresso nella nostra piattaforma, hanno ricevuto un notevole aumento di ordini. Il titolare ci ha ringraziato personalmente, invitando tutta la squadra per una colazione a fine emergenza".
Cosa consigliate a chi, come voi, ha un progetto che potrebbe aiutare
le imprese in questo momento, ma non sa da dove iniziare?
"Di non pensare a cosa possa andare storto, ma di buttarsi. L’importante è “fare” e lanciarsi anche se non ci si sente pronti e se il progetto non TRUEsembra ancora perfetto. Questo è il passo più difficile, ma una volta messa in moto la macchina, tutto il resto viene da sé. Bisogna però, anche essere consapevoli che nel progetto ci saranno giorni bui in cui sembrerà andare tutto storto e giorni in cui invece sembrerà andare tutto alla perfezione, il segreto è la perseveranza. Inoltre, consigliamo vivamente di farsi aiutare e di condividere le idee anche con altre persone, per poter riuscire a capire le debolezze e le potenzialità dell'idea".
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