Sai quanto spendi per anticipare le fatture?
di: Ignazio Rocco di Torrepadula
Per calcolare i tassi effettivi pagati la regola base è non fermarsi al solo tasso pagato per l’ “utilizzo” dei finanziamenti autoliquidanti (cioè, sull’importo che viene anticipato quando si presenta una fattura).
Spesso questa è l’informazione più visibile e pubblicizzata ma nel tasso “globale” devono essere calcolate una serie di altre commissioni e spese, come ad esempio:
- Commissione di messa a disposizione fido: pagata trimestralmente sull’intero ammontare dell’affidamento, che venga o meno utilizzato – per esempio 0.5% per trimestre
- Commissione di incasso: pagata sull’ammontare della fattura incassata, a titolo di rimborso spese – ci sono casi nei quali si arriva anche al 10%
- Commissione di insoluto: pagata sull’eventuale ritardo di pagamento della fattura
- Commissione di presentazione effetti: un importo assoluto in euro (es. 5 o 10€ per documento) pagato per ogni fattura presentata
- Commissione di istruttoria: un importo fisso pagato all’apertura della linea di credito a titolo di rimborso spese, per esempio 50 o 100€
- Commissione di istruttoria ceduto: un importo fisso pagato per l’analisi creditizia di un nuovo debitore per il quale si sia presentata una fattura
Non tutte queste commissioni vengono necessariamente applicate a ogni cliente da ogni banca.
Ma da questo "catalogo" se ne trovano spesso applicate una discreta quantità e per valori non trascurabili.
Quando si calcola l’ammontare in euro di queste spese per commissioni e le si rapporta all’ammontare del finanziamento utilizzato si scopre che l’incidenza può essere molto elevata.
Quando poi si annualizzano queste spese, si arriva al "Tasso Annuo Globale". E, nella nostra esperienza, il Tasso Annuo Globale è spesso pari al doppio o anche al triplo del tasso “nominale” percepito dal cliente.
Un buon esempio di questo meccanismo è l’effetto della Commissione di Messa a Disposizione.
Supponiamo che un’impresa stia utilizzando una linea di anticipo su Ri.Ba., per un paio di anticipi all’anno, ciascuno di 200.000€ e della durata di 4 mesi ciascuno, a un tasso di utilizzo del 2.4% annuo. Supponiamo che ci sia però una commissione di messa a disposizione dello 0.5% trimestrale, su un affidamento che l’impresa, prudentemente, ha voluto essere pari a 400.000€, per avere un certo margine di sicurezza. In questo caso, oltre a pagare il 2.4% su base annua, per 8 mesi di utilizzo, su 200.000€, che equivale a 3.200 euro, l’impresa pagherà anche il 2% (0.5% ogni trimestre) su un affidamento di 400.000€, pari a 8000 euro (molto di più del costo dell’utilizzo). Ribaltando i costi totali sull’utilizzo di 200.000€ si ha una incidenza del 5.6%. Annualizzando questa incidenza (il 5.6% si riferisce a soli 8 mesi di utilizzo) si arriva a un Tasso Annuo Globale dell’8.4%.
Calcolare i costi dell'anticipo fatture
Non è né facile né piacevole orientarsi in questa complessità. Soprattutto considerando che la numerosità e varietà delle commissioni praticate è pressochè infinita.
In Credimi, abbiamo cercato di venire incontro alle esigenze di semplicità e trasparenza di chi si occupa tutti i giorni di Amministrazione e Finanza, offrendo un prodotto di finanziamento delle fatture commerciali con un costo infinitamente più semplice e più trasparente: il finanziamento di Credimi ha una unica e semplice voce di costo, completamente all-inclusive, e sempre indicata con chiarezza (in assoluto e in percentuale) nelle quotazioni e nei contratti; e quando non si utilizza l’anticipo, molto semplicemente, non si paga nulla, a nessun titolo
E’ il nostro piccolo contributo a semplificare la vita dei responsabili amministrativi e finanziari.
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