Quali interventi possono attuare le imprese tessili per crescere e fare innovazione?
Se innovare è importante, fare innovazione per il settore tessile non significa soltanto creare nuovi prodotti e servizi, ma migliorare i processi produttivi, diversificare i fornitori, attirare nuovi talenti e acquisire nuove competenze in azienda.
Il contesto economico e geopolitico ha portato le imprese ad affrontare nuove sfide; per contrastare i cambiamenti congiunturali, occorre attuare un cambiamento strutturale, organizzativo, ma soprattutto di mentalità.
Non è un caso, infatti, che le imprese che hanno superato meglio la crisi, in passato, siano quelle che hanno accettato e sfruttato i cambiamenti per riposizionarsi all'interno dei mercati, grazie ad una riorganizzazione del ciclo produttivo e ad una serie di investimenti mirati.
Ma quali sono gli interventi ‘innovativi’ che le imprese tessili possono attuare oggi per crescere, restare competitive sul mercato, affrontare e superare le crisi, favorendo la crescita?
Abbiamo raggruppato 4 macroaree, poi analizzate in dettaglio nel corso dell’articolo:
- Fidelizzazione e personalizzazione
- Valorizzazione delle competenze (vecchie e nuove)
- Ricerca di nuove fonti di finanziamento
- Collaborazione tra i settori della filiera
1- Rafforzare il rapporto con i clienti
Quando parliamo di ‘personalizzazione’ intendiamo in termini di prodotto (tessuti e calzature personalizzate a seconda delle richieste del cliente), quando parliamo di ‘fidelizzazione’ ci rivolgiamo di più al servizio offerto in base alle abitudini, ai valori, al rapporto creato con l’azienda del cliente.
Da una parte la personalizzazione è legata all’adozione di una serie di tecnologie che migliorano i processi produttivi e li rendono sempre più efficienti, ripetibili e tracciabili, dall’altra la fidelizzazione richiede una strategia di coordinamento tra organizzazione e distribuzione e un’ottima conoscenza sull’evoluzione del mercato e sulle preferenze dei consumatori.
Un caso interessante è quello di The Colour Soup, piattaforma web-to-fabric lanciata da Miroglio, grande impresa tessile, che consente ai clienti di stampare sul tessuto disegni ed elementi grafici personalizzati, in grandi e piccole quantità.
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2- Valorizzazione e sviluppo delle competenze vecchie e nuove
Mai come ora è fondamentale valorizzare il know-how interno all’azienda tessile e creare delle strutture dove sia possibile tramandare queste conoscenze alle generazioni future. Allo stesso tempo, le imprese tessili dovranno (e lo stanno già facendo) inserire nei propri organici nuove figure professionali (responsabile e-commerce, graphic designer, social media manager, responsabile per la sostenibilità), e sviluppare nuove competenze.
Secondo l’ultima analisi di Euler Hermes (ottobre 2021), negli ultimi 5 anni il 76% delle società attive nel settore ha avuto la necessità di dotarsi di forza lavoro qualificata (in particolare, sarti, dei conduttori di macchine utensili e dei confezionatori), mentre Il 47% ha avuto difficoltà nella ricerca del personale di cui aveva bisogno; il 40% si è ormai dotato di figure professionali nuove rispetto al passato e, secondo la ricerca, tale tendenza è destinata a crescere nei prossimi due anni.
3- Fonti di finanziamento alternative
Per le piccole e medie imprese accedere al credito è tanto vitale, quanto difficile.
L’approccio innovativo in campo finanziario, sta nel diversificare le proprie fonti di finanziamento, esplorando nuove realtà più vicine alle esigenze delle imprese tessili in termini di velocità di erogazione e semplicità dei processi.
Accanto a soluzioni di digital lending per imprese tessili come offre Credimi, la leader dei finanziamenti digitali alle imprese, puoi valutare invoice financing, P2P lending e supply chain finance o analizzare tutte le opportunità messe a disposizione dallo Stato attraverso finanziamenti agevolati e risorse del PNRR.
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4- Collaborazione tra settori di tutta la filiera
Altro aspetto legato all’innovazione nel settore tessile riguarda la collaborazione e l’integrazione tra imprese, partner, fornitori e tutti coloro facenti parte della filiera tessile.
Ma cosa s’intende per collaborazione? Parliamo di un processo di integrazione orizzontale tra aziende e settori contigui e non verticalmente integrati, con la condivisione di shared R&D (Ricerca e sviluppo), programmi di formazione condivisi, condivisione della logistica, co-progettazione di prodotti finali, sviluppo congiunto di tecnologie produttive, integrazione di segmenti delle rispettive filiere.
Ecco perché sarebbe ideale creare una rete che mettesse in collegamento le imprese tra loro in modo da incentivare la collaborazione e l’integrazione.
Come fare innovazione nel settore tessile
Ormai è chiaro che fare innovazione non significa solo sviluppare nuovi prodotti, ma approcciare le novità sotto tanti aspetti diversi (servizi offerti, processo operativo e produttivo, risorse e formazione, modi di finanziare la propria azienda etc…) e pensare come ad un cambio di mentalità a 360 gradi piuttosto che ‘per comparti’.
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