Vita difficile per le imprese, specialmente nel Sud Italia
di: Samuele Tramontano
Nulla si crea, nulla di distrugge ma nemmeno nulla si trasforma nel credito per l’impresa in Italia.
La nuova edizione dell'Osservatorio sui Tassi di Credimi – Q1 2018 illustra quanto costa ottenere un finanziamento su un credito commerciale nel nostro Paese, ma una volta di più senza purtroppo liete novità: i tassi rimangono praticamente stabili rispetto al periodo precedente, così come le penalizzazioni per le piccole imprese e le marcatissime differenze tra il Nord ed il Sud.
Perché, se anche il credito in generale a livello nazionale è in ripresa con un tasso medio leggermente in discesa al 3,98%, ecco che chiedere un finanziamento sugli autoliquidanti fino a 50mila euro costa ancora praticamente due volte tanto, arrivando a raggiungere punte di oltre il 13% in alcune zone del Sud Italia.
Una situazione difficile, resa ancora più complicata dai tempi di attesa per l’incasso fatture: secondo un recente studio svolto da Euler Hermes, l’Italia rimane la terz’ultima nazione al mondo per i DSO (Days Sales Outstanding), i giorni di attesa per poter incassare i crediti dovuti.
Si, perché, a fronte di una media mondiale di 66 giorni di attesa prima di incassare i crediti, in Italia l’attesa media per l’incasso di una fattura è invece di 83 giorni; fanno peggio di noi solo la Grecia (89 giorni) e la Cina (92).
Liberare il circolante per ripartire e tornare a crescere è una necessità per tutti, da Nord a Sud, dalla PMI alla grande impresa. Ed in queste condizioni di costo del credito la luce in fondo al tunnel sembra esserci, ma non per tutti.