di: Luca Bottone
Ti piacerebbe poter ricevere gratuitamente un'analisi finanziaria dei tuoi business partner e finanziare i tuoi crediti commerciali? La risposta è molto probabilmente si; noi di Credimi sappiamo quanto è importante perché il nostro lavoro di ogni giorno è esattamente valutare quanto le aziende sono solide, affidabili e se possiamo erogare loro i finanziamenti richiesti. E lo facciamo in maniera totalmente digitale e automatizzata: siamo in grado di completare l'istruttoria di un'azienda in sole 48 ore, senza richiedere alcuna documentazione, oltre alla PIVA.
Per questo abbiamo deciso di utilizzare il nostro knowhow e la potenza dei nostri sistemi di analisi dei dati per mettere gratuitamente a disposizione dei CFO CreditQuote, un nuovo strumento digitale che permette di analizzare le aziende clienti e fare scelte di business più consapevoli.
Insieme all'analisi riceverai l'ammontare dei crediti commerciali che ti è possibile cedere, senza vincoli né costi fissi, utilizzando il factoring digitale di Credimi, unitamente al costo degli anticipi.
Conoscere il potenziale dei propri clienti è fondamentale per ogni azienda e assume un particolare rilievo per almeno tre motivi distinti ma tutti molto importanti: - Potenziale perdita derivante dal default del cliente; - Rischio di diminuzione/annullamento della marginalità sul venduto; - Perdita del potenziale di liquidità connesso ai crediti vantati. Analizziamo più nel dettaglio questi tre punti e proviamo a capire perché sono tanto importanti da dover rientrare tra i punti di attenzione di qualsiasi imprenditore e CFO che abbia a cuore la crescita della propria azienda.
1) Potenziale perdita derivante dal default del cliente Quanti sforzi si fanno ogni giorno sul prodotto, sul marketing, sulla struttura commerciale e la distribuzione… Ma se un’azienda vende ad un cliente che fallisce e non ripaga i debiti contratti, tutti questi sforzi sono vanificati, mettendo a rischio la redditività; non ricevere il pagamento di una fornitura, non solo genera la perdita di un ricavo ma provoca un danno che si estende anche agli investimenti effettuati dall’azienda per sviluppare e distribuire il prodotto. La leva più utilizzata dalle imprese per ottemperare a tale rischio è massimizzare la diversificazione dei propri clienti, in pratica si tratta di diluire il rischio che la singola perdita metta a repentaglio la redditività complessiva. Una seconda leva, anch’essa subottimale a causa degli alti costi e degli oneri operativi, è ricorrere all’assicurazione del credito; i costi sono alti la copertura assicurativa si paga su tutti i crediti, anche quelli verso clienti storici e ben conosciuti; per non parlare delle franchigie che comunque implicano che l’azienda non sia coperta al 100%.
Gestire i crediti commerciali in modo strategico, evitando che si incorra nel default di un cliente e quindi in una perdita per la propria azienda, significa prima di tutto conoscere i propri clienti; ciò implica fare una due diligence in sede di prima richiesta di fornitura ma anche tenere monitorata l’ “affidabilità creditizia” dei propri clienti, indipendentemente dalla durata del rapporto che abbiamo con loro.
2) Rischio di diminuzione/annullamento della marginalità sul venduto I ritardi di pagamento dei fornitori possono mettere fortemente a rischio la marginalità su ogni singola fornitura perché hanno un costo, spesso significativo; il costo di incassare in ritardo corrisponde al costo delle linee di finanziamento a disposizione che, invece di essere rimborsate, restano utilizzate per la quota parte connessa al mancato incasso.
L’ammontare del costo dipende dalle modalità di funding dell’azienda oltre che dalla loro disponibilità: se, ad esempio, l’azienda ha pianificato di ripagare la rata di un mutuo anche attraverso l’incasso di un credito commerciale che arriva in ritardo e non dispone di altre linee dovrà cercare tempestivamente altro funding per non risultare insolvente e tale urgenza potrà costare cara in termini di condizioni che si dovranno accettare.
I pagamenti in ritardo drenano liquidità che potrebbe essere investita in altri asset dell’azienda e più gli incassi arrivano in ritardo più sono onerosi ed erodono la marginalità della fornitura. La migliore strategia rimane quella di analizzare e monitorare tutti i clienti rispetto alla capacità liquida e di gestire il proprio cash flow.
3) Perdita del potenziale di liquidità connesso ai crediti vantati I clienti migliori, eligibili per operazioni di factoring, rappresentano un’opportunità concreta di ottimizzare la leva finanziaria complessiva e di incrementare la redditività del capitale investito dagli imprenditori nel patrimonio della società. Se l’azienda ha modo di impiegare la liquidità derivante da un’operazione di factoring per generare un ricavo superiore al costo dell’anticipo, la differenza tra ricavo e costo incrementerà la redditività marginale del capitale investito dall'imprenditore.
Nel caso di operazioni pro soluto (a titolo definitivo) l’azienda con un’operazione di factoring potrà trasferire interamente il rischio di default del cliente, annullando di conseguenza anche il rischio di ritardi di pagamento. Anche in questo caso conoscere i clienti e il proprio potenziale si trasforma in un driver strategico davvero importante.
A proposito di Credimi
Nata con la missione di rendere l'accesso al credito alle aziende semplice e veloce, Credimi è oggi la fintech leader dei finanziamenti digitali in Europa.

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