Credimi aumenta di altri 25 mln per anticipare fatture commerciali
A meno di un anno dall'avvio dell'operatività, la piattaforma fintech Credimi rinnova ed incrementa l'accordo con i quattro primari fondi di gestione del risparmio (tre italiani e uno europeo) che si sono impegnati per 72,5 milioni complessivi sulle fatture commerciali emesse da pmi italiane in bonis. Credimi potrà così nei prossimi mesi erogare finanziamenti alle imprese per un valore fino a 300 milioni di euro.
Tutti e quattro i fondi istituzionali - Anima, Anthilia Capital Partners, BG Fund Management Luxembourg sa e Tikehau Capital - hanno scelto di rinnovare l'accordo confermando l'attrattività di questa nuova asset class, tra le più redditizie e diversificate tra gli investimenti con profilo di rischio comparabile: combina, infatti una durata media inferiore a 3 mesi con uno spread intorno ai 450 punti base e perdite su crediti limitate allo 0.3%.
I quattro investitori, tramite fondi aperti (utilizzando la quota destinata agli asset illiquidi) o fondi chiusi, sottoscrivono a cadenza quindicinale i titoli derivanti dalla cartolarizzazione, che sono strutturati come partly paid (cioé via via che vengono acquistati crediti, gli investitori che li hanno inizialmente sottoscritti, versano parte dei capitali dovuti).
Quella di Credimi è una delle prime operazioni di cartolarizzazione fintech del mercato italiano. In pratica le pmi emettono le proprie fatture commerciali direttamente sulla piattaforma Credimi.
Credimi finanzia centinaia di PMI, con tagli medi dei finanziamenti attorno ai 20.000 Euro, garantendo così un elevato livello di diversificazione.
Intervista a F. Todeschini, Responsabile Partnership di Credimi
"Ci sono anche gli artigiani produttori delle calzature Jimmy Choo tra le imprese che in questi ultimi mesi hanno potuto cedere le loro fatture commerciali alla piattaforma fintech Credimi, fondata dal CEO Ignazio Rocco di Torrepadula, insieme a un gruppo di giovani con competenze informatiche e finanziarie."
Nella foto: Francesca Todeschini, Co-founder & Partnership di Credimi
Lo ha detto a MF Milano Finanza Francesca Todeschini, cofondatrice e responsabile delle partnership di Credimi, che proprio nei giorni scorsi ha annunciato un rinnovato impegno degli investitori istituzionali sul business portato dalla piattaforma per ulteriori 25 milioni, portando così la potenza di fuoco complessiva a 72,5 milioni. Una cifra, questa, che viene poi moltiplicata per più di quattro volte, visto che le fatture commerciali oggetto di compravendita hanno scadenza inferiore ai tre mesi. Ad affiancare Credimi nella strutturazione dell’operazione sul piano legale è stato lo studio Gattai Minoli Agostinelli & Partners.
Credimi è stata la prima società fintech autorizzata da Banca d’Italia all’esercizio dell’attività di concessione dei finanziamenti al pubblico, sulla base delle disposizioni contenute nel nuovo art. 106 del Testo Unico Bancario. Credimi è dotata di un capitale di 8,4 milioni di euro raccolti tra nomi noti della finanza e dell’imprenditoria, come Alessandro e Mauro Benetton, Paolo Merloni, Lorenzo Pellicioli, Nerio Alessandri, la famiglia Venesio, Hans Paul Burkner (presidente The Boston Consulting Group, Giovanni Landi (Anthilia sgr), Massimo Tosato (ex Executive Vice Chairman e Global Head of distribution di Schroders) e Dante Roscini (ex top banker di Morgan Stanley e Merrill Lynch e oggi professore di finanza ad Harvard).
Domanda. Che tipo di aziende avete finanziato con l'anticipo fatture sinora con i primi capitali che vi avevano messo a disposizione gli investitori istituzionali?
Risposta. Un 35% circa dei nostri finanziamenti è andato sul credito di filiera. Sostanzialmente abbiamo fatto accordi con aziende medio-grandi perché ci convogliassero i crediti che i loro fornitori hanno nei loro confronti. Per esempio, abbiamo siglato accordi di questo tipo con Ariston Thermo e con Pittarosso e con il gruppo estero JAB, proprietario dei brand di calzature Jimmy Choo e Bally. Per il resto abbiamo finanziato direttamente sia aziende medio-grandi che hanno ceduto le loro fatture verso specifici debitori tramite la nostra piattaforma, come la stessa ItaChoo (sempre gruppo JAB) oppure Giglio Group, sia aziende di dimensioni più contenute e più specializzate come Emaze che si occupa di cybersecurity a livello globale o Akinda, un’agenzia web che è anche attiva nel publishing.
Domanda. Di che dimensione di crediti stiamo parlando e a che scadenza?
Risposta. Da fine 2016 a oggi abbiamo acquistato i crediti per oltre 2.000 fatture e richiamato circa la metà del totale degli impegni che avevano sottoscritto a fine 2016 con i nostri quattro investitori e cioè Anima sgr, Anthilia Capital Partners sgr, BG Fund Management Luxembourg sa ed il fondo Europeo Tikehau Capital. I capitali in questione sono stati fatti ruotare più volte, perché le fatture in hanno scadenza anche inferiore ai tre mesi, in questo modo in dieci mesi abbiamo effettuato anticipo fatture per circa 40 milioni di euro. Il che è un record, anche in confronto a nostri competitor europei (Funding Circle, MarketInvoice e Finexkap, ndr) che ora superano il miliardo di sterline di erogato all’anno, ma che appunto nei primi mesi di vita erano cresciuti meno di noi.
Domanda. Con il nuovo impegno di investimento, quindi, quale sarà la potenza di fuoco di Credimi?
Risposta. Possiamo arrivare a circa 300 milioni di euro. I quattro investitori, infatti, si sono impegnati per altri 25 milioni, quindi considerando un reimpiego del totale di 72,5 milioni complessivi per i quali si sono impegnati gli investitori (e anche Credimi per una piccola quota), di più di quattro volte in un anno e considerando che stiamo lavorando dall’inizio del 2017, arriviamo appunto attorno a quella cifra per poter anticipare fatture.
Domanda. Credimi continuerà a coinvestire con i quattro investitori?
Risposta. Certamente. Ogni emissione di note viene sottoscritta da ciascuno degli investitori in proporzione ai propri impegni di investimento, con Credimi che normalmente finanzia con il proprio capitale un controvalore di titoli pari a circa il 5% del valore complessivo dell’emissione.
Domanda. Come vengono strutturate le operazioni?
Risposta. Alla fine dello scorso anno abbiamo costituito un veicolo di cartolarizzazione, battezzato Merlino spv srl e recentemente rinominato Lumen spv srl. Questo veicolo, di cui master servicer è Securitisation Services (gruppo Finint), compra le fatture anticipate e le cartolarizza su base quindicinale, emettendo un’unica classe di note strutturate come partly paid, con gli investitori che via via versano parte dei capitali per i quali hanno sottoscritto i loro impegni e che vengono richiamati ogni quindici giorni, a valle di una serie di acquisti di fatture condotte da Credimi.
Domanda. Quanto pagano in media le aziende per l'anticipo fatture e quanto sta rendendo l’investimento agli investitori
Risposta. Posso dire che a oggi il rendimento è di circa il 4% all’anno, tenuto conto di un tasso di default dello 0,3% e considerando che i nostri investitori non comprano direttamente le fatture, ma delle note derivanti dalla cartolarizzazione delle fatture che Credimi compra sulla piattaforma. Quelle note pagano una cedola trimestrale che su base annuale è pari a circa 450 punti base.
In questi primi mesi abbiamo potuto costatare come le piccole e media imprese italiane siano sempre più consapevoli dell'importanza di diversificare le proprie fonti di finanziamento e di quanto – a dispetto di molti luoghi comuni – siano interessate a sperimentare soluzioni basate sulle tecnologie digitali. Credimi rappresenta una valida alternativa al canale bancario per l'anticipo fatture, permettendo di gestire meglio i crediti commerciali e liberare il circolante in tempi brevi e a costi contenuti. L'unicità del nostro business model ci permette di concedere credito alle imprese in tempi rapidissimi, fornendo loro le risorse per svilupparsi e apportando così un concreto sostegno all'economia italiana.
A proposito di Credimi
Nata con la missione di rendere l'accesso al credito alle aziende semplice e veloce, Credimi è oggi la fintech leader dei finanziamenti digitali in Europa.