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Caratteristiche e vantaggi dei prestiti P2P per le imprese

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Attività riconosciuta dal 2016, Il P2P lending o Peer-to-Peer lending (prestiti tra pari o anche “social lending”) è l’attività di finanziamento a medio termine a imprese e privati, attraverso il supporto di una piattaforma fintech e senza l’intermediazione di una banca.

Proviamo a capire meglio di cosa si tratta.

In questo articolo vedremo:


 

P2P lending: cosa significa

P2P lending è una forma di investimento o finanziamento che consente rispettivamente di prestare o chiedere liquidità, senza bisogno di ricorrere ad una banca, ma sfruttando le piattaforme digitali.

Nato in Gran Bretagna nel 2005 con la piattaforma Zopa, il P2P è un’attività di direct lending riconosciuta in Italia da novembre 2016, quando la Banca d’Italia ha pubblicato le nuove disposizioni in materia di raccolta del risparmio da parte dei soggetti diversi dalle banche.

Le disposizioni di Banca d’Italia, entrate in vigore il 1° gennaio 2017, dedicano un’intera sezione (la IX) al social lending, definito come:

“uno strumento attraverso il quale una pluralità di soggetti può richiedere a una pluralità di potenziali finanziatori, tramite piattaforme on-line, fondi rimborsabili per uso personale o per finanziare un progetto”.

 

Inoltre chiarisce che l’operatività di questi gestori per poter operare devono rispettare le norme che regolano attività bancarie, raccolta del risparmio presso il pubblico, concessione di credito nei confronti del pubblico, mediazione creditizia, prestazione dei servizi di pagamento etc…

Viene quindi riconosciuta dalla regolamentazione italiana 1) l’esistenza di piattaforme web che intermediano denaro erogato da investitori privati e istituzionali a prenditori privati o a imprese e che 2) il social lending non costituisce raccolta di risparmio tra il pubblico. 

 

Come funziona il P2P lending

Il funzionamento dei prestiti P2P vede coinvolti tre attori:

  • Il prestatore: i prestatori o P2P Lenders, che possono essere cittadini o aziende che decidono di investire una somma di denaro
  • il richiedente: i richiedenti detti anche P2P Borrowers ovvero cittadini o aziende che desiderano ricevere un prestito per somme che possono oscillare da poche decine di euro a qualche milione
  • le piattaforme P2P: le piattaforme di peer to peer lending o marketplace lending che mettono in contatto richiedenti e prestatori. Queste a loro volta possono essere regolamentate da un’autorità di vigilanza oppure prive di ogni tipo di controllo.

 

Caratteristiche e vantaggi del prestiti P2P

Ecco le caratteristiche principali:

  • Maggiore accessibilità: il P2P lending può essere utilizzato da chiunque, sia da parte di coloro che cercano di ottenere un prestito sia da parte di coloro che vogliono investire i propri soldi.
  • Tassi di interesse più bassi: poiché non ci sono intermediari finanziari che devono essere retribuiti, i tassi di interesse per i prestiti P2P tendono ad essere più bassi rispetto a quelli offerti dalle banche o dalle società finanziarie tradizionali.
  • Tempi di approvazione più rapidi: il processo di approvazione per un prestito P2P può essere molto più veloce rispetto a quello di una banca, poiché non ci sono procedure burocratiche da seguire.
  • Maggiore flessibilità: il P2P lending offre maggiore flessibilità nella durata del prestito e nelle modalità di rimborso, permettendo a prestatori e prenditori di concordare condizioni personalizzate.
  • Maggiore trasparenza: il P2P lending è solitamente basato su piattaforme online che rendono facilmente accessibili tutte le informazioni relative ai prestiti, come tassi di interesse, durata e condizioni di rimborso.
  • Maggiore diversificazione del portafoglio di investimenti: il P2P lending consente agli investitori di diversificare il proprio portafoglio investendo in prestiti di diverse tipologie e con diverse caratteristiche, riducendo così il rischio di investimento.

 

Differenze tra crowdfunding e P2P lending

Anche se spesso usati come sinonimi, crowdfunding e prestiti peer to peer funzionano in modo diverso.

  • Il crowdfunding raccoglie fondi per un progetto o un'attività attraverso il contributo di un gran numero di persone, spesso attraverso piattaforme online; può essere utilizzato per finanziare progetti di vario tipo. Chi contribuisce di solito riceve qualche tipo di ricompensa o beneficio in cambio del proprio contributi, come una copia del prodotto o un credito nei titoli di ringraziamento.
  • Il P2P lending, invece, come abbiamo visto sopra, consente di ottenere prestiti direttamente da altri individui o imprese senza l'intermediazione di una banca o di un'altra istituzione finanziaria. 

 

Il P2P lending in Italia

L’ultimo report pubblicato da Osservatori Entrepreneurship Finance & Innovation 5° Quaderno di Ricerca - La Finanza Alternativa per le PMI in Italia, indica che nel 2021 il flusso complessivo delle risorse destinate alle PMI superava i 4,5 miliardi di euro. Un record storico per il nostro Paese. Il 2022 non ha fatto altro che confermare l’andamento di questi flussi: nel primo semestre, infatti, si registra un valore di circa 2,6 miliardi di euro con un incremento del 32% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I canali più battuti sono quelli del direct lending e i minibond. 

L’andamento, quindi, è senza dubbio positivo e destinato a crescere nel futuro prossimo; una buona opportunità per le piccole e medie imprese italiane di reperire liquidità in modo agile a veloce. 

 

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Nata con la missione di rendere l'accesso al credito alle aziende semplice e veloce, Credimi è oggi la fintech leader dei finanziamenti digitali in Europa.

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