I termini PSD2 e open banking sono legati tra di loro, ma non sono la stessa cosa.
Approfondiamo!👊
PSD2 e open banking: origine e significato
Facciamo un salto indietro nel tempo: di PSD cioè Direttiva sui Servizi di Pagamento si inizia a parlare a marzo del 2010 per andare incontro alla necessità di regolamentazione del mercato bancario e tutela degli utenti.
8 anni dopo entra in vigore la Seconda Direttiva sui Servizi di Pagamento (PSD2); un aggiornamento imposto dalle ultime innovazioni in campo tecnologico.
La Commissione Europea, con questa legge, richiede alle banche di aprire l’infrastruttura di conti e dati (API) in loro possesso a terze parti autorizzate e solo dopo aver ricevuto il consenso del cliente.
Un’enorme occasione per ogni utente, sia privato sia azienda, che può così decidere di gestire meglio le proprie finanze ed eseguire operazioni utilizzando soggetti terzi (autorizzati).
L'open banking è una conseguenza della Direttiva PSD2.
Come funziona?
API (Application Programming Interface) è un insieme di funzioni che consente a diversi programmi di comunicare e interagire tra di loro per creare servizi incentrati sulle richieste dei clienti.
Ad esempio, sono quelle funzioni che ti permettono di utilizzare il telefono per pagare nei negozi o accedere al tuo Home Banking.
L'apertura delle API bancarie a soggetti terzi (Third Parties Provider) costituisce un evento fondamentale per le aziende del settore fintech (e per tutti i loro clienti)!!!📣
Grazie a questa disponibilità nella circolazione dei dati, non solo si abbattono le barriere burocratiche, ma anche quelle di accesso al mercato bancario, favorendo la nascita di nuovi prodotti e servizi sempre più vicini alle nuove esigenze delle imprese, ad esempio un supporto alla pianificazione finanziaria.
Ti basti pensare che nel 2022 i progetti di open banking in Italia hanno generato quasi 100 milioni di euro (fonte: l’indagine Fintech nel sistema finanziario italiano di Banca d’Italia).
Allargando gli orizzonti, secondo l’ultimo studio pubblicato da Allied Marketing Research, il mercato dell’open banking avrà un tasso annuo di crescita (CAGR) del 22,3% dal 2022 al 2031, raggiungendo un valore di 43,152 milioni di dollari entro il 2026.
I nuovi servizi a disposizione per le PMI
“Da grandi poteri derivano grandi responsabilità…”
Grazie a queste nuove opportunità il cliente finale può contare su una vasta offerta di servizi finanziari erogati non solo dalla propria banca, ma anche da servizi terzi (non per forza bancari).
I dati parlano da soli: secondo l’ultima indagine di Statista, gli utenti europei raggiunti dall'open banking saranno 63,8 milioni entro il 2024 (su 132, 2 milioni utenti mondiali).
Servizi di pagamento open banking
L’open banking apre le porte a diverse funzionalità come:
- servizi di pagamento innovativi per gli esercenti alternativi alle carte di credito;
- servizi di pagamento tra privati;
- servizi di pagamento online
- servizi di couponing: geo-localizzazione ed integrazione di offerte, sconti e coupon da utilizzare in base alla propria posizione geografica.
Conosci già Satispay?
È un esempio virtuoso che coinvolge tutti i servizi elencati e permette al consumatore di pagare in molti esercizi commerciali, a volte con uno sconto. Per i negozi invece, questo sistema permette di non avere commissioni (vista l’assenza di intermediari) e di entrare in un network di migliaia di esercenti.
Insomma non costa niente usare il servizio, semplifica la vita e ti fa ottenere degli sconti… Mica male!
Servizi di informazione open banking
Oltre ai servizi di pagamento, si aggiunge anche la possibilità di sbloccare tantissime funzionalità che supportano le imprese nelle indagini previsionali, scelte di investimento e nella gestione di cassa.
Parliamo di:
- servizi avanzati di aggregazione, visualizzazione e monitoraggio delle informazioni, ad esempio degli aggregatori di dati di conto corrente che permettono di vedere attraverso un'unica applicazione, l’andamento di tutti i conti correnti, le spese e le entrate;
- servizi avanzati di condivisione delle informazioni: possibilità di poter condividere i propri dati in un solo click con una terza parte in maniera sicura e controllata.
I vantaggi di PSD2 open banking per le imprese
Riassumendo, ecco alcuni vantaggi di questa normativa per le piccole e medie imprese:
- Più attori nel mercato: con la Direttiva sui Pagamenti, la Commissione Europea vuole eliminare il monopolio delle banche permettendo anche a nuovi attori (es: le società fintech) di offrire servizi per migliorare l’esperienza delle imprese e dei singoli utenti.
- Servizi online, più veloci ed economici: abbattere le barriere significa rendere più agile l’accesso al credito alle imprese. Non solo in termini di velocità, ma anche di costo e di semplicità.
- Più sicurezza e tracciabilità. Le nuove tecnologie permettono di mantenere un elevatissimo grado di sicurezza. Le API sono affidabili e accessibili solo da provider autorizzati e verificati dall’autorità dei servizi finanziari. Le regole di identificazione e riconoscimento delle parti eliminano le possibilità di frodi.
- Accesso alle informazioni più semplice. Raccogliere i dati sarà molto più veloce, riducendo sempre di più il gap tra banca e utenti.
- Un’unica vista con le informazioni finanziarie aziendali. Dimenticati di excel, scambi di email e informazioni frammentate accessibili dai vari home banking. Grazie a PSD2 e open banking sarà possibile avere, in un’unica vista, tutte le informazioni finanziarie della tua impresa, in sicurezza.
PSD2 open banking: una vera rivoluzione
Si tratta di uno scenario che facilita la vita di tutte le imprese: sistemi bancari aperti e digitalmente innovativi.
Una vera rivoluzione per le imprese, che rende il sistema bancario più “democratico” e trasparente. Il risultato è la disponibilità di soluzioni personalizzate, in tempi rapidi, a costi minori e con misure di sicurezza avanzate.
A proposito di Credimi
Nata con la missione di rendere l'accesso al credito alle aziende semplice e veloce, Credimi è oggi la fintech leader dei finanziamenti digitali in Europa.