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Marketplace locali, una risposta alla crisi | Credimi

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Mentre la grande distribuzione arranca dietro all’e-commerce, nuovi marketplace spuntano sul web per agevolare l'incontro tra domanda offerta

Dal primo caso di contagio dello scorso febbraio, alle settimane in cui l’emergenza è diventata nazionale,  il distanziamento sociale e il lock down delle norme comuni da seguire, la corsa all’approvvigionamento di alimentari e beni di prima necessità è diventato un trend che ha ha fatto impennare le vendite della Grande distribuzione organizzata (GDO). La paura del contagio ha spinto sempre di più gli italiani a provare o incrementare gli acquisti online. Il commercio elettronico ha registrato, settimana su settimana, una crescita percentuale a doppia cifra. Ma che impatti ha avuto questa tendenza sui piccoli negozi al dettaglio e su la GDO? 


Consegne a domicilio: una opportunità per i piccoli

Dopo settimane e settimane di lockdown forzato, sono molti gli italiani che un po' per la paura del contagio, un po' per evitare lunghe file al supermercato hanno provato a fare la spesa online. 

Il risultato? 

Informazioni poco chiare, lunghe attese e ritardi nelle consegne. Esselunga, Carrefour, Coop, come molte altre grandi catene di distribuzione, infatti, hanno dimostrato di non sapere come gestire l'aumento vertiginoso della domanda online e di non possedere né le competenze o le risorse adeguate per fronteggiarla.

Se da un lato la GDO fatica a gestire la domanda dei consumatori sui canali online, dall'altro si aprono opportunità interessanti sia per le startup come Supermercato24 e Glovo, sia per attività commerciali più piccole, che, sebbene costrette come previsto dal decreto a chiudere, si sono ingegnate per trovare un modo per mandare avanti la loro attività, usando i mezzi digitali al meglio delle loro capacità.

In attesa di riaprire e di ottenere le agevolazioni e le protezioni del governo promesse, quest'ultime hanno deciso di arrangiarsi, sfruttando l’unico canale disponibile: la vendita online e la consegna dei prodotti a casa dei clienti

Stiamo parlando di negozi di prodotti per animali, panifici, fruttivendoli, salumerie, pescherie,  gelaterie, erboristerie, edicole,  pasticcerie, casalinghi, librerie, negozi di elettronica, negozi di accessori, cura della persona, prodotti per bambini che spesso non hanno un sito internet, non hanno dimestichezza con la tecnologia, e nemmeno la possibilità di investire risorse  per crearsi una propria piattaforma e-commerce, ma che, in compenso, hanno iniziato ad usare i canali social e le piattaforme di messaggistica per mettersi in contatto con i clienti.

Gli esempi non mancano.

C'è chi come il Conad di Crotone ha usato un gruppo sui social network per la segnalazione degli esercenti che fanno consegne a domicilio, o per raccogliere gli ordini e pianificare le consegne, c'è chi ha usato i gruppo di Whatsapp per lo scambio di informazioni e contatti come il birrificio Sandalmazi Gourmet Grill, chi ha avviato un campagna marketing di sponsorizzazione per vendere le proprie arance, vedi per esempio Opera Terrae.

Perché i marketplace sono una risposta alla crisi

Dall'idea di riunire i negozi locali, di mettere a loro disposizione una piattaforma per esporre la propria merce nascono i marketplace "locali". Si tratta di vere e proprie "vetrine" digitali" che consentono agli esercenti di registrarsi ed essere più trovati online più facilmente dai consumatori. Al momento questi servizi sono per buona parte gratuiti, ma c'è già chi parla di "marketplace economy".

Le responsabilità legate ai prodotti restano ai commercianti, mentre chi gestisce il marketplace si occupa di rendere le proposte visibili online, unendo la domanda e l'offerta in questo momento di crisi - facendo tutti "felici e contenti".

Marketplace in tutta Italia

Come nascono i marketplace del territorio? Chi c'è dietro queste iniziative?

Abbiamo identificato alcune delle iniziative collocate in tutta Italia, tutte diverse, ma con lo stesso obiettivo: essere di supporto ai consumatori e alle imprese in questo difficile momento di crisi.

Ecco l'elenco:

   Piattaforma web    Zona servita
   iocomproacasa.it    Veneto
   daje.com    Roma
   trevisonow.it    Treviso
   Bergamo Domicilio App    Bergamo
   TitanShop    San Marino
   iorestoacasadelivery    Italia
   Cecina Delivery    Cecina
  Iodomicilio.it    Italia
 trentinoadomicilio.it
 Trentino Alto Adige

 

Trentinodomicilio.it

L'idea nasce da Giulio Michelon e dal suo coinquilino Alvise Zanardo che decidono di rendersi utili alla comunità e offrire un mezzo ai commercianti per essere trovati durante il lockdown. L'idea è molto semplice: raccogliere le attività e mettere a disposizione delle persone che vivono in Trentino un mezzo per trovare chi effettua consegne a domicilio. Ad oggi l'obiettivo di trentinoadomicilio.it è quello di far conoscere il servizio a quante più persone possibile e registrare tutte le attività nell'area del Trentino che portano beni, cibo o servizi a domicilio. Interessante è anche il meccanismo di funzionamento. Giulio spiega: "Si tratta di un raccoglitore di attività diviso per categoria. Nella vita faccio l'imprenditore, quindi non potevo seguire il progetto così in profondità, e ho deciso di automatizzarlo il più possibile. L'inserimento dell'attività avviene autonomamente via Google Form, una volta al giorno, verifico che i dati inseriti siano corretti e li aggiungo alla lista". Ad oggi il marketplace del Trentino conta più di 300 attività.
 

Iocomproacasa.it

Iocomproacasa.it nasce da un'idea di Nicolò Cardana e Enrico Grandi per aiutare i cittadini a recuperare le informazioni riguardanti i servizi offerti dai negozi del paese e dei paese limitrofi durante l'emergenza Covid-19. Si tratta di un gruppo di studenti universitari che ha lavorato giorno e notte per mettere in piedi la piattaforma con il duplice obiettivo di aiutare i cittadini a recuperare le informazioni riguardanti i servizi offerti dai negozi/attività del paese e dei paesi limitrofi, e fornire ai negozianti una "vetrina" virtuale" dei loro servizi e prodotti. Il servizio conta già 300 negozi registrati ed è completamente gratuito.

Daje Shop

Un'altra bella iniziativa è daje.com, il servizio Monteverde a domicilio con l'obiettivo di aiutare i commercianti del quartiere a raccogliere gli ordini online e a consegnare la spesa a domicilio. Ecco cosa racconta un dei founder di daje.com, Nicola Mattina, a proposito dell'iniziativa: “Abbiamo fatto diversi esperimenti, imparato cose nuove e discusso molto su come aiutare clienti e negozianti ad adottare quello che abbiamo chiamato "e-commerce di prossimità". Oggi le consegne a domicilio possono rappresentare la sopravvivenza per i piccoli negozi e per i box dei supermercati rionali. Noi siamo convinti che, quando torneremo alla normalità, sarà un'occasione di crescita e un modo per competere con Amazon e la GDO.” Al momento daje.com serve il quartiere di Roma di Monteverde ma è pronto ad espandersi.

Link: https://daje.shop/

Trevisonow.it

TrevisoNow è la piattaforma che raccoglie in un unico grande negozio virtuale solo venditori della provincia di Treviso. I consumatori acquistano a condizioni agevolate, con consegna gratuita in 24 ore nei Punti di Ritiro del proprio Comune. L’e-commerce nasce dal territorio locale per il territorio. Si tratta di un sistema in grado di aumentare la circolarità e i consumi interni per il bene di tutta la comunità.

Link: https://trevisonow.it/ 

Bergamo Domicilio App

Bergamo Domicilio App nasce dalla volontà di quattro ragazzi della provincia di Bergamo con tanti interessi in comune e un forte amore per il loro territorio. Partita da Mattia Balini, Andrea Persico e Gabriele Necchi di Cene, l'iniziativa è stata subito accolta con entusiasmo da Alessandra Bertocchi di Castione della Presolana. L’obiettivo della piattaforma è sostenere le attività commerciali locali e aiutare i cittadini nell'acquisto dei beni di prima necessità senza muoversi dal proprio domicilio. Semplice da usare e completa, la piattaforma permette di registrare la propria attività ed è visibile gratuitamente ai consumatori. Ogni azienda registrata ha una pagina che raccoglie tutte le informazioni utili sul business.

Link: https://bergamo.domicilio.app/

TitanShop

Lanciato da pochissimo è invece TitanShop, il primo marketplace online delle attività sammarinesi con consegna a domicilio. Mattia Manzaroli ha sviluppato la piattaforma che permette di ordinare online prodotti con consegna a domicilio da attività locali e di contribuire a sostenere il personale medico in prima linea e, al tempo stesso, supportare l’economia sammarinese rendendola nuovamente operativa nonostante il blocco imposto alla mobilità personale. TitanShop permette ai sammarinesi che risiedono in territorio di ordinare i prodotti offerti in vendita da aziende ed esercizi commerciali sammarinesi, tramite sito web.

Link: https://www.titanshopsm.com/

iorestoacasadelivery

Si tratta di un progetto senza fini di lucro che aiuta a ridurre il più possibile gli spostamenti. "Lontani ma vicini" è questo il motto di iorestoacasadelivery. "Collaboriamo tutti insieme perché tutto andrà bene e se lo facciamo sostenendoci accadrà prima" si raccontano gli ideatori dell'iniziativa. Creato da Ennevolte, realtà milanese impegnata nel settore delle convenzioni aziendali, e da Loud, agenzia specializzata in comunicazione digital, iorestoacasa.delivery è un progetto per andare incontro all’emergenza Covid-19 e offrire uno strumento a tutti i commercianti che si stanno mobilitando per aiutare i cittadini a restare a casa il più possibile.
 
 

Cecina delivery

Cecina delivery è un progetto promosso dall'amministrazione comunale di Cecina, insieme a Confcommercio, Confesercenti e Cna, la Pubblica Assistenza di Cecina, la Targa Cecina e la Cassa di Risparmio di Volterra. Grazie a questa piattaforma, gli esercizi commerciali locali potranno, in modo assolutamente gratuito per un mese, creare una "vetrina virtuale" dei propri prodotti alimentari che saranno consegnati a domicilio ai cittadini che ne faranno richiesta dai volontari della Pubblica Assistenza

 

Io porto a casa

Nata da un gruppo di giovani professionisti guidati da Gianluca Paradiso, l'idea di "io porto a casa", nasce osservando i social, dalla necessità delle persone di cercare alternative alla grande distribuzione e soprattutto dal non sapere o non poter fare la spesa online. Il gruppo si è accorto che questa problematica reale stava andando a creare una rete invisibile di informazioni poco dettagliate su quali fossero i negozi e le botteghe che avessero la consegna a domicilio. Posts e tweet pubblicati da una bacheca all'altra hanno fatto scaturire l'idea di creare un luogo che potesse raccogliere tutti in un unico luogo e fosse un punto di riferimento dove trovare quello che può servire per non uscire durante la quarantena. La nostra è una grande rubrica telefonica, un elenco dei negozi di quartiere che fanno consegne a domicilio” spiega Gianluca Paradiso.
 
 

Io domicilio

IoDomicilio nasce in risposta all'emergenza Coronavirus per supportare i cittadini e le attività commerciali locali. Appena iniziato il lockdown, il team ha  pensato sia ai concittadini che non sapevano da quali attività potevano ordinare a domicilio, sia ai proprietari di bottega, che di lì a poco si sarebbero trovati di fronte alla gestione di volumi di ordini superiori a quelli del normale. Tenendo a mente le esigenze di entrambe le parti, il team ha realizzato il primo prototipo funzionante di IoDomicilio per aiutare entrambi.
 
Nato con l'obiettivo di favorire e sostenere le economie locali, fornendo un'esperienza utente digitale al passo coi tempi e di permettere così alle piccole attività di quartiere di digitalizzarsi e incentivare i cittadini a spendere nelle proprie comunità, Iodomicilio consente alle piccole aziende di costruire la propria presenza online nella maniera più facile e veloce possibile, guadagnando visibilità per il proprio brand "homemade".
 

A proposito di Credimi

Nata con la missione di rendere l'accesso al credito alle aziende semplice e veloce, Credimi è oggi la fintech leader dei finanziamenti digitali in Europa.

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