di: Gianmarco Molinari Ritorniamo con la nostra analisi trimestrale sui tassi di interesse reali pagati dalle PMI per anticipo fatture e RiBa. Lo facciamo in occasione della recente pubblicazione del bollettino Banca d'Italia riferito al quarto trimestre 2016.
I tassi di interesse medi pagati sui finanziamenti fino a 100.000€, nonostante tassi attivi a breve sempre attorno allo 0, sono ancora abbondantemente sopra il 7% e il tasso medio sui finanziamenti autoliquidanti - anticipo fatture e RiBa – è attestato al 4,53%, in lieve calo rispetto al trimestre precedente (4,60% a settembre 2016). A calare questa volta sono finalmente il centro e sud Italia con Lazio (4,69% a dic vs 5,43% a set) e Sardegna (5,95% vs 6,22%) in deciso calo. In controtendenza invece l'aumento che si rileva in alcune regioni del nord Italia (ad esempio Emilia Romagna: 4,34% vs 4,19%). Vale la pena ricordare che ogni anno le piccole e medie imprese italiane chiedono circa 100 miliardi di finanziamenti a valere su crediti commerciali (es. anticipo fatture, anticipi su RiBa e factoring) a banche e società di factoring. Tenendo conto che i crediti hanno scadenza media a 90 giorni, il totale dei flussi finanziati ammonta a circa 400 miliardi di euro. E’ un'ammontare enorme e una situazione che continua a essere critica per le PMI, soprattutto per quelle in crescita che utilizzano il credito per finanziare investimenti ed espansione. Credimi continua nella sua attività di informazione sul credito; scopri l’aggiornamento del nostro osservatorio sui tassi medi applicati ai crediti commerciali, suddivisi per regione e importo dei finanziamenti. |
Fonti: Bollettino B.ca d’Italia, I 2017, CS B.ca d'Italia antiusura, 27 Dic 2016