Digitalizzazione, digitalizzazione, digitalizzazione.
Il 2020 e il 2021 hanno dato una spinta all’accelerazione digitale delle aziende italiane.
Secondo una ricerca condotta da PMI Innovation Lab e Talent Garden oltre il 70% delle aziende italiane aveva già investito nel digitale nel 2019, e ha continuato a farlo.
Gli ultimi due anni hanno fatto sì che anche le imprese più piccole si trovassero di fronte alla scelta obbligata di “Come rendere il business digitale?”.
Piccole e Medie Imprese hanno iniziato a domandarsi:
- Come trovare budget?
- Quali saranno i giusti investimenti marketing?
- Come fare tutto nel minor tempo possibile?
Anche le aziende IT e di produzione software stanno attraversando grandi cambiamenti.
Per restare competitivi sul mercato e far crescere il proprio business, occorre adattarsi ai nuovi scenari, velocemente.
Qui sotto trovi 3 investimenti marketing strategici per il tuo business.
Tre strade per abbracciare il digitale come opportunità di valorizzare il brand, aumentare il fatturato, trovare nuovi clienti, e ottimizzare la tua rete di clienti attuali.
Ma anche tre spunti che ti faranno riflettere sulla tua situazione attuale e come apportare miglioramenti che rispondano alle esigenze del tuo target in questo nuovo contesto digitale.
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Conosci a fondo i tuoi clienti
La rivoluzione forse più importante introdotta dal marketing digitale è la possibilità di analizzare i dati.
Poter monitorare il comportamento di un utente e accorgersi subito delle aree critiche, permette di correggere gli errori e ottimizzare i contenuti rapidamente.
Da qui l’importanza di saper raccogliere, elaborare e leggere i dati in azienda.
Non solo.
I dati possono darti indicazioni importanti sul comportamento, le preferenze, la provenienza dei tuoi clienti, ma non dicono esattamente “chi sono”.
Tra gli investimenti per il marketing, pianifica attività di ricerca e conoscenza dei tuoi clienti. Parla con loro, intervistali, chiedi feedback e opinioni anche tramite questionari, o attraverso una community.
L’insieme di informazioni quantitative e qualitative sarà d’aiuto non solo a creare azioni mirate, nei canali giusti (dove si trovano i tuoi potenziali clienti), ma servirà all’intero business per avere sempre chiari i veri problemi e le loro esigenze dei clienti.
Lo spiega bene Carlo Leoni, Digital Marketing Consultant in Mate:
“Credo che la vera rivoluzione del digitale sia la misurazione. Per gli imprenditori è importante capire che l’investimento marketing è vero e proprio budget per la crescita dell’azienda, e che è possibile proporre al target di riferimento proprio quello che risponde ai suoi gusti, interessi e bisogni”.
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Affidati a dei professionisti
Affidarsi a esterni o cercare professionisti da unire al proprio team?
Il nostro consiglio è di allocare nel budget anche i costi del personale (o per l’agenzia, se preferisci) e di essere consapevoli che sarà una spesa necessaria.
Le competenze di marketing sono oggi sempre più tecniche e richiedono continui aggiornamenti. All’interno poi ci sono moltissime aree di specializzazione: c’è chi si occupa di design, chi di contenuti, chi di analytics, chi di strategia e la lista potrebbe continuare.
Occorrono professionisti dedicati e preparati.
“In tanti hanno la sensazione di poter fare tutto da soli. La realtà dei fatti è che questo settore è sempre più tecnico e richiede tante competenze trasversali. Così come ci si rivolge ad un avvocato per un consiglio legale o un medico per una diagnosi, occorre pensare ad un esperto di digital marketing come ad un professionista” spiega Andrea Calciati, Digital Strategist freelance da oltre 8 anni.
Per questo motivo, è bene:
1) allocare risorse per attirare talenti (piano HR) e formazione
2) valutare il supporto di un’agenzia esterna (outsourcing)
Inbound Marketing: come creare valore
L’epoca dell’invio di mail massive e delle “cold calls” (letteralmente chiamate fredde) è finita. Al meccanismo “push” in cui il prospect è bombardato di mail, messaggi e chiamate, oggi ha sempre più successo il meccanismo “pull”, per cui offrendo valore al potenziale cliente – identificato come buyer personas -, sarà lui stesso a contattarti e richiedere i tuoi prodotti e servizi.
La metodologia Inbound è proprio questa.
È una strategia “a imbuto”, che, invece di disturbare l’utente, lo arricchisce, lo ispira, lo stimola nella ricerca di soluzioni, e lo porta ad avanzare in un flusso che ha come obiettivo la conversione (per esempio la richiesta di informazioni sui servizi da te offerti, una telefonata, la richiesta di preventivo etc...).
Fare investimenti marketing nella creazione di contenuti di valore per l’utente diventa cruciale per usare questa strategia.
Se da un lato occorrono tempo e risorse e il buyer journey tende ad allungarsi, dall’altro è provato che l’inbound genera un traffico qualificato e clienti che tendono ad avere maggior fiducia nel business (> brand reputation), diventano più facilmente evangelists (ovvero parlano bene dei tuoi servizi al loro network) e hanno maggiori probabilità di rivolgersi a te per acquisti futuri.
Come nel surf, occorre iniziare a spingere e muovere le braccia quando l’onda è ancora lontana per poter cavalcarla, così anche nel business occorre “spingere e muoversi” facendo investimenti di marketing aziendale ambiziosi per cavalcare l’onda delle opportunità portate dal digitale. Quando sarai sulla cresta, tutti gli sforzi saranno valsi la pena.
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