Se l’emergenza sanitaria ha costretto molte imprese a chiudere durante il lockdown, per alcune la vendita online si è rivelata l’unico modo per mantenere viva l’attività. Sono tanti gli imprenditori che, complice l’accelerazione del processo di digitalizzazione causato dall’emergenza sanitaria e il potenziale ancora inesplorato dell’e-commerce in Italia, stanno considerando di iniziare a vendere i propri prodotti su internet.
Lontana dall’essere una tendenza passeggera, infatti, la vendita web è destinata ad essere sempre più presente e complementare al negozio fisico, se non addirittura in alcuni casi a sostituirlo completamente.
Rispetto all’offline che negli ultimi dieci anni ha visto scomparire circa 63 mila negozi, il Registro Imprese conferma l’andamento dell’e-shop in Italia: in tutto il 2019, le imprese attive che si sono registrate con codice ATECO 47.91.1 relativo al commercio online (primario o secondario) sono 6.968, ovvero il 20% in più rispetto a quelle registrate nel 2018 e sono destinate a crescere.
Perché vendere online è un’opportunità
Secondo una statistica di Confcommercio il 95% degli e-shop chiude l’attività nei primi 12 mesi di vita. Spesso si adduce come causa l’incompetenza delle web agency o la difficoltà di competere con giganti come Amazon.
La verità è che fino a un paio d’anni fa solo il 5% della popolazione faceva acquisti su internet.
Oggi, complice l’accelerazione digitale e i limiti imposti dal distanziamento sociale, la vendita sul web diventa uno strumento che combina un potenziale inesplorato e la possibilità di raggiungere un target più ampio, che supera i limiti geografici imposti dallo spazio fisico del negozio.
L’abbattimento delle spese e la possibilità di generare maggiori profitti, l’ampliamento del proprio target, una forte fidelizzazione dei clienti e il consolidamento del brand, sono solo alcuni dei vantaggi.
È importante sottolineare che se da un lato la vendita ai privati su internet è un’ottima opportunità per la tua attività commerciale, dall'altro occorre essere preparati.
Per avviare un’attività e-commerce di successo è fondamentale acquisire competenze trasversali dal marketing al design, differenziarsi e quindi fare ricerche di mercato per profilare il proprio target e capire come posizionarsi. È necessario infine pianificare, ovvero stanziare un budget adatto al settore in cui si va a lavorare.
Una volta fatte le doverose ricerche di mercato e appurato quali sono i costi e i processi che comporta l'online (ad esempio le questioni riguardanti il trasporto e la logistica), e dopo aver effettuato un'analisi preliminare della concorrenza, arriverà il momento di prendere la decisione più importante: scegliere la piattaforma di vendita per la tua impresa.
Piattaforme per vendere on line
Trovare la soluzione giusta per i tuoi prodotti è una delle scelte più importanti per l’avvio di un’attività commerciale. Immagina di dove scegliere la posizione del tuo negozio e di dover organizzarne la vetrina.
Da dove iniziare?
Qui sotto trovi una tabella che riassume i fattori più importanti da tenere in considerazione:
Fattori per la scelta della piattaforma online |
Quanto è facile da installare e utilizzare |
Che tipo di sistema di sicurezza e conformità sono forniti |
Il grado di flessibilità per i tuoi progetti |
Quanti prodotti puoi caricare per volta |
Prezzi della piattaforma, host web e nome di dominio |
Quanto è scalabile la piattaforma |
Reattività su dispositivi mobili e altri |
Supporto clienti |
Supporto tecnico |
Eventuali costi aggiuntivi |
Le opzioni per vendere online i tuoi prodotti sono quattro:
- Marketplace (ebay, Amazon, Etsy etc…)
- SaaS (Shopify, BigCommerce, Volusion etc...)
- Open Source (WooCommerce, Magento etc…)
- Ad hoc (sviluppate apposta per il tuo business)
Vediamo per ogni opzione quali sono i vantaggi e gli svantaggi.
Marketplace
Commercializzare i prodotti del tuo negozio su un marketplace è semplice e veloce. Non avrai bisogno di particolari competenze tecniche, né di web marketing, ma potrai iniziare a vendere online direttamente, dal momento che è lo stesso marketplace , come Amazon o eBay, AliExpress, a richiamare il traffico.
Fantastico, non vedi l’ora di cominciare?
Tieni in considerazione che se appoggiarsi ad un marketplace garantisce costi di avvio ridotti, le commissioni di vendita sono, invece, molto alte e arrivano fino al 15-20%, un fattore da mettere in preventivo che inciderà sul tuo margine.
Tra gli svantaggi:
- Non hai un sito proprio
- Hai dei concorrenti diretti sul marketplace stesso
- Hai forti limitazioni sulla personalizzazione
- Non puoi promuovere il tuo brand
- È difficile instaurare un rapporto con i clienti
Quando la tua impresa dovrebbe utilizzare i marketplace?
Sebbene facciano un po’ da “filtro” e ti impediscano di personalizzare i tuoi servizi e di pubblicizzare il tuo brand, i marketplace restano un ottimo canale di vendita come fase di test, per vedere se esiste un potenziale mercato, o, nel caso di un budget ancora limitato.
Piattaforma SaaS (hosted)
Si tratta di software confezionati pronti all’uso, disponibili ad una tariffa mensile o annuale. In sostanza è come se prendessi un locale in affitto già arredato. Con servizi come Shopify, BigCommerce, Volusion e WebNode, infatti, puoi iniziare a vendere velocemente e in modo semplice: tutte le funzioni e gli strumenti sono già compresi nel pacchetto.
È quello che cercavi per la tua attività commerciale?
Le soluzioni hosted – su un cloud ospitato - ti offrono la possibilità di avere un sito è vero, ma hanno forti limitazioni sulle funzionalità, sul design e sulla personalizzazione dei servizi. Le commissioni sono molto più basse dei marketplace sopracitati.
Quando la tua impresa dovrebbe utilizzare le piattaforme hosted?
Sono perfette per chi vuole iniziare velocemente, ma non ha molte competenze tecniche. Non si sa se gli sviluppatori preferiscano l’hosting autonomo o su cloud ospitato (come nel caso delle SaaS). Il consiglio è di confrontarsi con il tech team prima di prendere una decisione.
Piattaforme open-source (self-hosted)
Sono servizi scaricabili come WooCommerce, Prestashop e Magento che ti permettono di realizzare un e-commerce tuo, di personalizzarlo e di gestirlo in totale autonomia senza vincoli. Sono un po’ più complicate da usare, ma guadagnerai maggior controllo e flessibilità nel design.
Non solo.
Scegliendo questa soluzione puoi rendere il tuo sito simile a qualsiasi cosa, purché tu abbia accesso ai giusti modelli, plug-in e conoscenza della codifica.
Tra gli svantaggi, considera che non è sempre adatta ai principianti e ti occorrerà il supporto di uno sviluppatore e che dovrai gestire e pagare per il tuo host del sito e il nome del tuo dominio in autonomia.
Quando la tua impresa dovrebbe usare una piattaforma open-source?
Se stai impostando un progetto a medio-lungo termine questa soluzione è, senza dubbio, preferibile. Per evitare errori mentre valuti il prodotto più adatto alle tue esigenze, stendi un piano aziendale e-commerce. Ricorda che il budget da allocare per queste spese non dovrebbe mai superare il 15-20% del totale.
Piattaforme ad hoc
Quest’ultima prevede la creazione da zero di soluzioni ad hoc per le esigenze del tuo e-commerce. È molto costosa (di base non meno di 10mila euro) e sconsigliata in generale alle piccole e medie imprese, ma adatta piuttosto a quelle più grandi.
I motivi che portano a optare per questa scelta sono spesso legati alla necessità di integrare la piattaforma con i gestionali già utilizzati in azienda. In questo caso i web developer andranno a costruirne una completamente “personalizzata”. Inutile dire che, a discapito dei costi elevati, una scelta di questo tipo è unica, flessibile e personalizzabile.
Non sei sicuro su come iniziare? I termini opensource, hosting e Saas ti hanno fatto capire che hai ancora molta strada da fare prima di avviare il tuo e-commerce?
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